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Settembre 15, 2025

Il viaggio di Solward è sempre stato accompagnato da una convinzione profonda: innovare senza mai perdere di vista la sostenibilità. Per questo l’arrivo delle telecamere di Mediaset, con il programma E-Planet e la rubrica Il viaggio sostenibile, è stato per noi un momento speciale. Non era una semplice apparizione televisiva, ma la conferma che il nostro impegno quotidiano, la tecnologia che sviluppiamo e la visione che portiamo avanti vengono riconosciuti come esempi concreti di come l’agrovoltaico possa diventare un tassello importante nella transizione ecologica.

La televisione è da sempre un mezzo potente per arrivare al cuore delle persone. Essere scelti per raccontare il nostro percorso significa portare alla luce non soltanto un’azienda, ma un’intera visione: quella di un futuro in cui agricoltura ed energia rinnovabile crescono insieme, generando valore, efficienza e speranza.

L'agrovoltaico: un equilibrio tra terra e sole

Quando parliamo di agrovoltaico non ci riferiamo soltanto a pannelli fotovoltaici montati in mezzo ai campi. Parliamo di una filosofia diversa, che immagina un rapporto nuovo e più armonioso tra la terra e il sole. È un modo di pensare che mette al centro chi coltiva e chi vive quei territori, e che trasforma la tecnologia in uno strumento di supporto quotidiano, non in un ostacolo. I nostri tracker monoassiali, come quelli installati nell’impianto da 3,6 MW in provincia di Parma, nascono proprio con questo obiettivo: rispettare le normative, certo, ma soprattutto rispettare la vita reale di agricoltori e aziende agricole. Non si tratta di calare dall’alto soluzioni standard, ma di proporre strumenti utili, capaci di integrarsi con i ritmi del lavoro nei campi.

Il loro movimento segue il sole e accompagna le colture. Grazie a questo dinamismo, i pannelli diventano molto più di semplici generatori di energia: diventano veri alleati. Producono elettricità pulita, ma allo stesso tempo proteggono i raccolti da eventi atmosferici sempre più frequenti e intensi, creano un microclima più stabile e contribuiscono a ridurre lo stress idrico. E tutto questo senza togliere la luce necessaria alle piante, perché la distribuiscono in maniera equilibrata. È un equilibrio delicato, quasi una danza tra tecnologia e natura, che mostra come innovazione e agricoltura possano non solo convivere, ma sostenersi a vicenda. In questa prospettiva, l’agrovoltaico non è un compromesso: è un’opportunità di crescita condivisa, capace di garantire cibo ed energia in armonia, generando valore per le persone e per l’ambiente.

Un esempio chiaro di questo approccio è l’impianto di Solignano, dove i nostri tracker sono posizionati a 4 metri d’altezza. Questa scelta non è casuale, ma nasce dall’ascolto diretto delle esigenze degli agricoltori: significa permettere loro di continuare a lavorare con trattori e macchinari sotto le strutture senza ostacoli, sfruttando al massimo ogni metro di terreno. Passeggiando tra i filari, si percepisce subito che il fotovoltaico non sottrae spazio alla terra, anzi la arricchisce, trasformando l’ambiente in un luogo dove l’energia pulita si intreccia con la tradizione agricola.

In questo impianto non c’è competizione, ma collaborazione. L’energia prodotta dai pannelli non toglie nulla alle colture, e le colture non ostacolano la produzione di energia: convivono, si completano, si sostengono a vicenda. È una sinergia che diventa tangibile a chi osserva da vicino e che rappresenta la dimostrazione pratica di una filosofia che ci guida da sempre: trovare il punto di equilibrio tra la necessità di produrre energia pulita e quella di rispettare e supportare chi coltiva la terra. È un messaggio forte, che parla di innovazione concreta, di futuro possibile e di rispetto autentico per chi lavora ogni giorno con passione e dedizione nei campi.

Hydrosun e los guardo verso il futuro

Accanto ai progetti già realizzati, abbiamo scelto di guardare avanti e di sperimentare. È nato così Hydrosun, un progetto che unisce il fotovoltaico alle coltivazioni idroponiche in campo aperto. L’idea è semplice e rivoluzionaria allo stesso tempo: sfruttare le condizioni create dai pannelli per coltivare in modo nuovo, senza doverli sollevare a 4 metri.

Con Hydrosun, i pannelli diventano parte di un ecosistema agricolo innovativo. Creano ombra e stabilità termica, proteggono dalle piogge violente, diffondono la luce in modo più uniforme. E grazie alla fertirrigazione mirata, le piante ricevono sempre la giusta quantità di acqua e nutrienti. Non è solo un test tecnico: è un laboratorio a cielo aperto per capire quali colture si adattano meglio e come rendere sostenibile, anche dal punto di vista economico, questo modello. È un progetto che racconta la voglia di osare e di cercare strade nuove, con lo sguardo rivolto al futuro ma i piedi ben piantati a terra.

Vedere la nostra storia raccontata su Italia 1 è stato emozionante. Non era solo la presentazione di un impianto o di un progetto, ma l’occasione per parlare a tante persone di un futuro possibile. Parlare di agrovoltaico significa parlare di ambiente, di tecnologia e anche di persone: degli agricoltori che possono lavorare meglio, delle comunità che possono diventare più autonome e sostenibili, delle nuove generazioni che erediteranno un mondo più pulito.

Un racconto così aiuta a creare cultura. Permette a tutti di capire che non si tratta di idee astratte o di scenari lontani, ma di realtà già in atto, tangibili e concrete. Essere raccontati significa ispirare e lasciare un segno, aprendo la strada a chi vorrà seguire lo stesso percorso.

In un settore che cresce rapidamente, non tutte le aziende hanno la possibilità di mostrare risultati concreti. Noi sì. Il riconoscimento di Mediaset conferma che Solward è oggi un punto di riferimento. La combinazione di esperienza, ricerca e sperimentazione ci permette non solo di rispondere alle sfide presenti, ma di anticipare quelle future. Agricoltori e comunità energetiche sanno di poter contare su di noi. E questo ci responsabilizza ancora di più: ogni progetto è una promessa mantenuta, ogni impianto una testimonianza viva del nostro impegno.

Il nostro lavoro non si limita a installare impianti o a sviluppare progetti innovativi. L’agrovoltaico, così come lo intendiamo, è un vero e proprio modello culturale ed economico. Significa ripensare il rapporto con la terra e con l’energia: garantire cibo ed elettricità senza sprechi, senza compromessi, senza conflitti.

Immaginiamo un futuro in cui i campi coltivati e gli impianti energetici non siano separati, ma uniti in un’unica visione. Un futuro in cui le comunità locali siano più forti e resilienti, e in cui il lavoro degli agricoltori venga tutelato e potenziato. È uno scenario che non riguarda solo l’energia, ma la vita di tutti noi, fatta di scelte più consapevoli e di opportunità condivise.

La forza della visione condivisa

La visita di Mediaset e il racconto su E-Planet resteranno per noi una tappa importante. È un riconoscimento che ci spinge ad andare avanti con ancora più energia, e che ci dice che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta.

Il nostro lavoro, tra agrovoltaico e Hydrosun, non è solo ricerca o impresa: è una visione di futuro. Un futuro in cui innovazione e sostenibilità camminano insieme, sotto il sole e sopra la terra, dimostrando che un nuovo modello di sviluppo non è solo possibile, ma è già realtà. Raccontare questa visione e viverla ogni giorno è ciò che ci rende orgogliosi di essere Solward.

Per chi desidera approfondire, ecco il servizio completo:

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